Partito originariamente come un restyling, il rinnovo dello showroom Relù si è trasformato in un radicale ripensamento degli spazi che sono stati rivisitati a partire da un innovativo concept di bellezza e funzionalità. La sala mostra appena inaugurata racconta una nuova dimensione dell’abitare grazie ad un percorso suggestivo alla scoperta di diverse proposte caratterizzate da elementi di design e finiture di prestigio da ammirare di persona per trovare l’idea perfetta per la propria casa. I cambiamenti sono stati davvero tanti ma l’obiettivo di Relù è rimasto lo stesso: trasformare in splendide realtà idee e progetti dei propri clienti.
Lorella Grassi, responsabile dello showroom, ci racconta in questa intervista l’esperienza di progettazione del nuovo showroom.
Rinnovare lo showroom in un momento storico così particolare potrebbe sembrare una scelta azzardata. Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a farlo proprio adesso?
Io ho iniziato la mia esperienza lavorativa con Relù a febbraio 2020 come responsabile dello showroom e una delle esigenze che è subito emersa è stata proprio il restyling della sala mostra, motivata anche dal fatto che lavoro e collaboro da anni con professionisti del settore. In realtà poi questo primo progetto di restyling, concordato e approvato da tutti, si è trasformato in un ripensamento globale degli spazi perché, analizzando attentamente le piante degli ambienti, abbiamo capito che sarebbe stato necessario un altro tipo di intervento per quello che volevamo realizzare. Poi, a causa della pandemia, ho dovuto dedicarmi alla progettazione in smart working e il tempo di chiusura forzata ha avuto un inaspettato risvolto positivo perché ci ha permesso di dedicare più risorse alla realizzazione di questo progetto che si è rivelato molto più impegnativo rispetto a quello che avevamo previsto in un primo momento.
Cos’è cambiato rispetto al vecchio showroom? Si tratta di un “semplice” rinnovamento degli allestimenti? Come sono stati ripensati gli spazi?
Gli spazi sono stati totalmente riprogettati. Il progetto precedente aveva un’impostazione “rigida” che rispondeva alle esigenze del tempo in cui era stato realizzato, pur proponendo soluzioni all’avanguardia. La struttura del vecchio showroom si basava su due corridoi paralleli, con piccoli spazi allestiti lungo il percorso. In questo modo il punto di vista del visitatore era proiettato esclusivamente verso il fondo dove sviluppava un’area dedicata ai pavimenti. Così, ogni visitatore doveva ‘limitarsi’ a osservare i singoli allestimenti perché non c’erano altri elementi che catturassero la sua attenzione. Di fatto si proponeva una fruizione di ambientazioni a ‘compartimenti stagni’.
L’intervento che abbiamo effettuato è incentrato non soltanto sulla rivisitazione degli ambienti, ma risponde all’esigenza prioritaria di creare delle aree più estese. Il concetto base che abbiamo seguito è stato quindi quello di aprire il più possibile gli spazi per sfruttarli al meglio, valorizzarli e creare aree di più ampio respiro fatte di quinte e di aperture nelle pareti. In questo modo il visitatore, percorrendo lo spazio espositivo, si trova di fronte (quasi in modo inaspettato) aree nuove e diversificate.
Per capire la mole di lavoro che è stata fatta dobbiamo prendere in considerazione un aspetto molto importante di questa progettazione: un conto è realizzare una mostra ex-novo, un conto invece è avere dei “limiti” strutturali. Nel nostro caso c’erano chiaramente delle zone e degli elementi strutturali, come i punti portanti dello scheletro della mostra che non potevamo modificare, e degli strumenti di lavoro (come ad esempio gli espositori) che dovevano rimanere in esposizione. La sfida quindi è stata quella di rinnovare completamente lo showroom pur mantenendo inalterati alcuni dei suoi vecchi elementi chiave.
Puoi parlarci dei professionisti che ti hanno affiancata nel progetto e del loro ruolo?
Mi sono dedicata al progetto in pieno lockdown, da casa, lavorando in smart working. Chiaramente non avevo la strumentazione necessaria per disegnare, infatti, ho realizzato praticamente tutto manualmente. Ho deciso quindi di contattare l’Architetto Gori, una professionista che stimo molto e con cui collaboro spesso, per chiederle un supporto tecnico a livello di strumentazione.
All’inizio la nostra collaborazione per questo progetto è partita blandamente con lo scambio delle piante dello showroom e i disegni, poi mano a mano si è rafforzata trasformandosi in un lavoro impegnativo, ma molto gratificante. Valutavamo insieme ogni aspetto progettuale e questo nostro confronto continuo si è rivelato molto divertente e allo stesso tempo costruttivo perché ci ha permesso di condividere le nostre rispettive competenze.
Alla parte progettuale abbiamo partecipato solo io e l’Architetto Gori mentre per la parte operativa di realizzazione dello showroom abbiamo coinvolto maestranze specializzate: cartongessisti, elettricisti, falegnami. Questa forse è stata la fase più difficile perché abbiamo dovuto coordinare tutto a distanza con tempistiche incerte, anche a causa dei ritardi causati dalla pandemia.
Quali sono le logiche di esposizione/organizzazione degli spazi?
È stato prioritario fare una divisione degli spazi organizzati per brand e per categorie di prodotto. Avevamo l’esigenza di differenziare le aree in base al loro contesto di utilizzo e di mostrare prodotti firmati da un unico brand in modo coerente: abbiamo quindi previsto spazi distinti riservati a pavimenti, rivestimenti, allestimenti della zona bagno, zona living, area mosaici con proposte a marchio singolo. Questa organizzazione consente all’utente di vedere di persona non solo allestimenti completi dedicati ad un brand specifico, ma anche tutte le possibili varianti di ogni prodotto usato grazie ad espositori che mostrano materiali e colori disponibili in catalogo ed avere quindi una visione il più possibile completa dell’azienda in questione.
Quali sono stati i criteri di progettazione degli allestimenti e di scelta dei prodotti in mostra?
Quando si realizza il progetto di uno showroom come il nostro c’è la necessità di creare delle suggestioni e delle emozioni, ma soprattutto di fare in modo che l’utente si immerga nell’atmosfera presente mentre visita la mostra e la proietti nello spazio di casa propria. Poi, oltre all’esperienza immersiva, è anche necessario che gli allestimenti realizzati siano il più possibile esaustivi per la conoscenza del prodotto. Per cui, per ogni allestimento, è possibile visualizzare i materiali nei vari colori e texture disponibili. Per la progettazione dello showroom abbiamo quindi seguito questo dualismo: offriamo allestimenti suggestivi e atmosfere d’impatto e al contempo forniamo i supporti fisici necessari per far visionare tutte le varianti di scelta e creare insieme al cliente il suo progetto personalizzato.
Quali sono le caratteristiche distintive del nuovo showroom e cosa lo rende unico rispetto ai competitor?
Oltre alla riorganizzazione degli spazi un aspetto fondamentale che deve sempre essere considerato nella progettazione di una sala mostra è il target di utenti a cui vogliamo rivolgerci. In questo senso è stato preso in considerazione un allestimento e una scelta di materiali pensati sia per i professionisti del settore sia per il cliente privato. Per i professionisti abbiamo riservato una selezione di prodotti tecnici con caratteristiche di variabilità e modularità in termini di estetica e formati che li rendono ideali per la progettazione perché consentono al progettista di esaltare la propria individualità e il proprio stile grazie alla loro versatilità.
Oltre al rinnovamento dello showroom è stata ampliata anche la selezione dei brand ospitati. Quali sono stati i criteri di scelta dei nuovi brand?
Abbiamo inserito nuovi brand, soprattutto rivolti ai professionisti, come ad esempio Graniti Fiandre, per consentire massima personalizzazione e creatività nei progetti. Per i marchi già esistenti è stata fatta un’attenta selezione di materiali da proporre e arricchite le proposte con le novità del momento. In entrambi i casi abbiamo selezionato, come sempre, solo prodotti di altissima qualità e resa progettuale.
Che tipo di esperienza può vivere un cliente arrivando nel nuovo showroom?
Secondo me il tipo di esperienza che si deve vivere all’interno di uno showroom, (che sia di design, di arredo bagno o di altri settori) è la bellezza. La bellezza è un elemento fondamentale per i desideri, per i sogni, per il benessere dello spirito. Ci vuole la bellezza nel mondo, fatta di essenza e di arte, tant’è che anche nel nostro showroom abbiamo voluto dare un’impronta artistica inserendo all’entrata una scultura in bronzo di Marilinda Bria e un paesaggio urbano che evoca il nostro lavoro progettuale su abitazioni che fanno parte di paesi e città. Nel tempo lo showroom si arricchirà di opere e installazioni grazie al coinvolgimento di artisti e professionisti del design e dell’architettura.
Attualmente è in corso una collaborazione con Simoncini arredamenti che ci ha dato la possibilità di esporre alcuni oggetti di design come la poltrona Nemo di Fabio Novembre e alcuni oggetti di design di Cappellini come la poltrona Drum di Mac Stopa e la libreria modulare Cloud di Ronan & Erwan Bouroullec.
Oltre al rinnovo dello showroom avete introdotto anche nuove tipologie di servizi e consulenze?
I nostri servizi sono molteplici, la prima consulenza al cliente consiste in uno studio preliminare degli spazi d’arredo in base alla pianta della casa e alle esigenze specifiche personali. Poi possiamo offrire il sopralluogo, la presa delle misure, il progetto esecutivo e i relativi rendering. Una cosa a cui teniamo molto è il nostro servizio di supporto post vendita: la realizzazione di un progetto non può terminare con la vendita, per qualsiasi altra esigenza siamo disponibili per affiancare il cliente con il nostro supporto tecnico.
Per progetti meno impegnativi, per l’utente finale che magari ha bisogno di eseguire i lavori con tempistiche ristrette o per chi necessita di avere subito il materiale, abbiamo allestito all’interno della mostra delle aree dedicate con prodotti di qualità firmati da brand che prevedono soluzioni predefinite di abbinamenti e formati.
Credo quindi che la caratteristica distintiva del nostro showroom sia la capacità di coprire tutte le esigenze di una clientela diversificata rivolgendosi quindi sia ai professionisti del settore, sia ai costruttori, sia agli utenti finali.
Non ci resta che invitarvi a visitare il nostro nuovissimo, splendido showroom. Potete prenotare un appuntamento chiamando lo 050 817025. Vi aspettiamo!