Nella nuova Legge di Bilancio 2020 il governo ha confermato la proroga dell’Ecobonus per tutto il prossimo anno consentendo ai contribuenti (privati e imprese) di beneficiare di interessanti detrazioni fiscali per lavori di riqualificazione energetica, tra questi l’incentivo per l’installazione di stufe a pellet.
Con l’arrivo del freddo e la crescente importanza del tema “cambiamenti climatici”, l’Ecobonus è una preziosa occasione da cogliere per migliorare il sistema di riscaldamento della propria casa, abbattere il costo delle bollette e diminuire il più possibile il proprio impatto ambientale scegliendo dispositivi ecologici e all’avanguardia come le stufe a pellet.
Come funzionano le stufe a pellet?
Sono apparecchi riscaldanti molto simili alle stufe a legna, ma che al posto del legname usano il pellet, un combustibile solido ricavato dagli scarti di produzione del legno che, oltre ad essere ecologico, garantisce un ottimo rapporto tra costo e resa termica.
Le stufe a pellet sono dotate di un sistema di caricamento automatico del combustibile e permettono di personalizzare gli orari di accensione e spegnimento (anche tramite smartphone) per ottimizzare i consumi e garantire comfort all’ambiente in base alle proprie esigenze. Inoltre, si possono collegare all’impianto idraulico per alimentare termosifoni o pannelli radianti a pavimento e, grazie ad appositi kit, possono anche produrre acqua calda sanitaria per i bagni e la cucina.
In commercio esistono tantissimi modelli che si adattano alla perfezione alle caratteristiche di ogni immobile. Ad esempio, esistono anche stufe senza canna fumaria dotate di scarico forzato a parete che si rivelano ideali per chi non può eseguire interventi di muratura e dispone di poco spazio.
Bonus stufa a pellet: quando si può beneficiare delle detrazioni al 50% e al 65%
L’acquisto di una stufa a pellet consente di beneficiare di una di queste agevolazioni:
Bonus di ristrutturazione 50%
I contribuenti che eseguono lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, di risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione di parti comuni di condomini o su singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale possono godere del bonus ristrutturazione che prevede una detrazione fiscale del 50% fino ad un importo massimo di 96.000 euro di spesa. Nelle spese di ristrutturazione può rientrare l’acquisto di una stufa a pellet se effettuato nel periodo in cui si eseguono i lavori.
Ecobonus 65%
Si può usufruire di questa detrazione se l’acquisto della stufa a pellet ha lo scopo di migliorare l’impianto di riscaldamento già presente, a patto di rispettare alcuni parametri come:
- rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 della norma europea EN 303-5, ovvero superiore all’85%;
- rispetto dei limiti di emissione stabiliti dal Decreto Legislativo 152/2006 oppure dalle delibere regionali;
- per le abitazioni che si trovano nelle zone climatiche C, D, E, F, le porte e le finestre devono rispettare i limiti massimi di trasmittanza termica ai sensi del D.lgls. 192/2005;
- l’impianto di riscaldamento deve già essere presente nell’immobile.
L’importo massimo di spesa detraibile per un singolo immobile è pari a 30.000 euro.
Sconto immediato in fattura del 65% (concessione del credito)
Nell’estate 2019 il governo ha concesso la possibilità di beneficiare di uno sconto immediato in fattura del 65% al momento dell’acquisto invece di detrarre l’importo dalla dichiarazione dei redditi. La concessione del credito è a discrezione del rivenditore che non è obbligato ad accettare la richiesta del cliente. Quest’opzione è ancora argomento di discussione per l’eventuale rinnovo per l’anno 2020.
Come funziona l’Ecobonus e chi può richiederlo
Chi esegue interventi che migliorano il livello di efficienza energetica di un edificio può detrarre una parte delle spese sostenute, dall’IRPEF in caso di persone fisiche e dall’IRES in caso di società.La detrazione è divisa in 10 rate annuali di pari importo, da scaricare tramite la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico).
Possono usufruire della detrazione i proprietari di immobili, titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini (per interventi su parti comuni condominiali), gli inquilini e i comodatari.
Modalità di pagamento e documenti da presentare
Chi vuole usufruire delle agevolazioni fiscali per l’installazione di una stufa a pellet deve seguire alcune regole imposte dall’Agenzia delle Entrate:
- La detrazione spetta solo se l’installazione della stufa a pellet è stata eseguita da tecnici specializzati che rilasciano un certificato di conformità.
- Il pagamento deve avvenire tramite bonifico parlante in cui, oltre ai dati anagrafici, deve essere riportata la detrazione fiscale di cui si intende usufruire e il numero della fattura emessa dal rivenditore.
- Entro 90 giorni dalla fine dei lavori deve essere inviata all’ENEA la dichiarazione sulle capacità termiche della stufa a pellet, stilata dal rivenditore.
- È necessario conservare tutta la documentazione per almeno 10 anni.
Per maggiori informazioni sulla normativa vi rimandiamo alla Guida Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ti aspettiamo nel nostro showroom per scegliere insieme la stufa che fa per te e offrirti tutte le informazioni utili ad usufruire delle agevolazioni fiscali sulle fonti di calore.