Per noi di Relù rinnovare il proprio bagno significa trasformare uno spazio quotidiano in un luogo di benessere dove trovare comfort, funzionalità e bellezza. E grazie al Bonus Bagno 2025 dare nuova vita a questo ambiente diventa accessibile e vantaggioso. Qui ti spieghiamo in cosa consiste il Bonus Bagno, per quali lavori si può richiedere, come si accede alle agevolazioni.
In che cosa consiste il Bonus ristrutturazione bagno
Il Bonus Bagno rientra nel più ampio Bonus Ristrutturazioni previsto dall’art. 16-bis del TUIR. Per il 2025, questa agevolazione fiscale permette di detrarre il 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96.000 euro e la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Per quali lavori si può usufruire del Bonus bagno
Il Bonus ristrutturazione bagno è pensato per agevolare interventi di manutenzione straordinaria che vanno oltre le semplici migliorie estetiche. In particolare, le spese detraibili riguardano tutti quei lavori che comportano un miglioramento strutturale, funzionale o di sicurezza dell’ambiente.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi ammessi ed i vantaggi inclusi.
Rifacimento dell’impianto idrico-sanitario
Una delle principali categorie di intervento riguarda la sostituzione delle vecchie tubature e la messa a norma degli impianti idrici.
Sostituzione dei sanitari nell’ambito di una ristrutturazione complessiva
La sola sostituzione dei sanitari non è di per sé detraibile perché rientra negli interventi di manutenzione ordinaria. Se, però, l’installazione dei nuovi sanitari avviene nell’ambito di un progetto di ristrutturazione che include anche il rifacimento degli impianti, allora rientra a pieno titolo nel Bonus.
Rinnovamento dei pavimenti e dei rivestimenti
Anche la sostituzione delle piastrelle e dei pavimenti rientra nel Bonus, purché faccia parte di un progetto di manutenzione straordinaria. Questo significa che, oltre a migliorare l’estetica del bagno, tale intervento deve contribuire a una riqualificazione più ampia e funzionale dello spazio.
Realizzazione o modifica di un bagno
Anche la creazione di un nuovo bagno all’interno dell’abitazione, o la modifica della disposizione interna di uno esistente, rappresenta un intervento che può beneficiare del Bonus.
Rimozione di barriere architettoniche
Gli interventi volti a migliorare l’accessibilità del bagno rientrano nel Bonus. Tra questi ci sono: l’installazione di sanitari per persone con disabilità, la posa di maniglioni di sicurezza, la realizzazione di docce a filo pavimento e qualsiasi intervento che agevoli l’utilizzo del bagno da parte di persone con mobilità ridotta.
Spese accessorie incluse
Il Bonus Bagno permette di detrarre anche le spese relative a consulenze tecniche, progettazione degli interventi, redazione di documenti come la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e l’acquisto dei materiali.
Bonus mobili
Come ulteriore vantaggio, chi usufruisce del Bonus Ristrutturazioni al 50% può accedere anche al Bonus Mobili. Questa agevolazione consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati all’immobile in ristrutturazione, su un importo massimo di 5.000 euro.
In sintesi, il Bonus Bagno si rivela un’opportunità economica importante per dare nuova vita all’ambiente bagno, realizzando una riqualificazione strutturale e funzionale a lungo termine.
Chi può beneficiare del Bonus bagno
L’agevolazione è accessibile a:
- Proprietari di immobili residenziali;
- Inquilini con contratto di locazione e consenso del proprietario;
- Usufruttuari e comodatari;
- Familiari conviventi che sostengano le spese di ristrutturazione.
La norma si applica esclusivamente agli edifici residenziali, come le abitazioni principali e le seconde case, sebbene per queste ultime l’aliquota di detrazione sia ridotta al 36% per il 2025.
Come usufruire del Bonus bagno
Per accedere al Bonus è necessario:
- Effettuare pagamenti tracciabili: tutte le spese devono essere saldate tramite bonifico parlante in cui devono essere riportati i dati di riferimento richiesti.
- Presentare la documentazione necessaria: conservare fatture, ricevute, permessi edilizi (ad esempio la CILA), e dati catastali dell’immobile.
- Richiedere la detrazione in fase di dichiarazione dei redditi: riportare le spese e i relativi dati nel documento di dichiarazione dei redditi specificando i dati richiesti. La detrazione si applica alle spese sostenute nel 2025 e viene rimborsata in 10 rate annuali di pari importo.